Nel rispetto della propria cultura e tradizione, in tutti i paesi si festeggia il Santo Natale, festa di pace, fratellanza e prosperità. La festa più attesa e bella dell’anno ha tramandato nel tempo, fino ai nostri giorni, storie, racconti, fiabe, filastrocche. Le filastrocche collegate alla festa di Natale sono veramente tante ed ogni anno se ne aggiungono di nuove, testi da leggere o cantare per la gioia di grandi e piccini. Testi semplici e gradevoli che contribuiscono a trasmettere cultura e tradizione, che vengono letti o cantati durante le feste natalizie, in particolare nei momenti più significativi, come durante il cenone, durante lo scambio dei regali, all’approssimarsi della mezzanotte. L’atmosfera che si crea durante il periodo natalizio, rappresenta l’occasione ideale per festeggiare con filastrocche, canti, rime. Come tutte le filastrocche, anche quelle collegate alla festa di Natale, sono state tramandate di generazione in generazione, recitate a memoria dai nonni a nipoti, dai genitori ai figli. Solo in un secondo momento sono state oggetto di accurate raccolte scritte. Nascono per motivazioni diverse. Alcune di esse nascono per caso, per gioco, per il gusto di giocare con le parole, per facilitare l’apprendimento dei bambini, per intrattenerli, addormentarli, per allietare feste ed eventi, per tramandare tradizioni. Le filastrocche di Natale traggono origine da eventi, personaggi, abitudini, tradizioni, collegati al Santo Natale, quali la Befana, Babbo Natale, i Re Magi, Gesù Bambino, la capanna, la cometa. Tra le filastrocche di Natale ricordiamo quella tanto cara ai bambini più piccoli, relativa alla befana: “La Befana vien di notte – con le scarpe tutte rotte – col cappello alla romana – Viva viva la Befana”. Di questa filastrocca ne esistono diverse versioni.